La bontà autentica dei biscotti siciliani: ingredienti semplici per un successo in cucina garantito

L’aroma familiare dei biscotti Regina si diffonde in tante case siciliane, intrecciandosi con le abitudini quotidiane. Più che semplici dolci da colazione, sono un filo diretto tra passato e presente dell’isola, un vero simbolo di tradizione e convivialità. Chiamati spesso “Reginelle”, si riconoscono subito per la copertura di semi di sesamo tostati, che sprigionano un profumo particolare. Sono protagonisti della mattina o della pausa pomeridiana, raccontando silenziosamente storie di famiglia e cucina.

La ricetta autentica: come ottenere la giusta croccantezza

Dietro ogni biscotto Regina c’è una preparazione che definisce il suo carattere unico. Gli ingredienti chiave? Farina, zucchero e strutto. Anche se spesso si prova a sostituirlo con burro freddo, il grasso animale resta insostituibile per quella friabilità tipica – e non è un dettaglio da poco. Entrano poi in gioco le uova, il lievito e la scorza di limone biologico, che donano un equilibrio delicato al sapore. L’impasto richiede una lavorazione rapida e attenta: va toccato con le dita, evitando di sviluppare troppo il glutine, altrimenti si rischia di perdere la leggerezza. Il risultato? Una pasta sabbiosa, niente a che vedere con gli impasti plastici dei prodotti industriali.

La bontà autentica dei biscotti siciliani: ingredienti semplici per un successo in cucina garantito
Biscotti Regina, dolci siciliani dall’aroma familiare. Semis di sesamo tostati per una pausa di tradizione e convivialità. – ristorantedagennaro.it

Prima di procedere con il taglio, l’impasto riposa in frigorifero per almeno mezz’ora. Serve a stabilizzarsi, ma anche a semplificare il lavoro. Steso a circa 5 millimetri, viene ritagliato in forme tradizionali – bastoncini, rombi o rettangoli – poi ricoperto con un buon strato di semi di sesamo tostati. La tostatura, effettuata a fiamma bassa, è la chiave per esaltare quel profumo speciale, una vera firma del gusto finale. La cottura? A 180°C, con calore uniforme, così da ottenere una doratura impeccabile. Una volta tolti dal forno, va rispettato un tempo di raffreddamento: solo così si raggiunge la consistenza vera dei Reginelle, che migliora pure dopo un giorno.

Consigli e varianti per personalizzare un classico

Chi si avventura nella preparazione capisce subito quanto influisce la qualità dello strutto. Freddo e genuino, fa la differenza nel rendere i biscotti friabili; se invece si lavora troppo l’impasto, diventa elastico e secco. La tostatura dei semi di sesamo, poi, è un passaggio da non sottovalutare: è il momento in cui emergono quei profumi che – da queste parti – nessuno rinuncerebbe mai. Curare questo dettaglio trasforma un semplice dolce in un prodotto riconoscibile e amato.

Tradizionalmente, i biscotti Regina si gustano con bevande tipiche come il vino liquoroso Zibibbo o la Malvasia, ma si sposano bene anche con un buon caffè espresso italiano o intinti nel latte a colazione. Chi ama sperimentare può aggiungere scorze di altri agrumi, tipo arancia o un mix di limone e arancia, per dare un tocco in più. Qualcuno aggiunge un pizzico di cannella o qualche goccia di estratto di mandorla amara, richiamando quei sentori tipici della pasticceria siciliana. Insomma, con un po’ di fantasia, si rinnova una tradizione preziosa, portando in tavola un vero simbolo della cultura gastronomica dell’isola.

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